Depuratore acque: la manutenzione

I depuratori d’acqua domestici sono costituiti da una serie di sistemi filtranti che rimuovono alcune sostanze chimiche nocive che potrebbero essere presenti nell’acqua del rubinetto.  Questi sistemi sono nati come alternativa intelligente sia all’acqua minerale in bottiglia, acquistabile in qualsiasi supermercato, che all’acqua del rubinetto proveniente dalle reti idriche comunali. L’uso di depuratori d’acqua è dovuto proprio alla constatazione che l’acqua del rubinetto ha un sapore e delle caratteristiche chimico-fisiche diverse dall’acqua venduta in bottiglia, ma queste possono essere eliminate proprio tramite l’utilizzo di un ulteriore processo di depurazione a opera di questi apparecchi da poter installare comodamente in casa propria. Naturalmente il depuratore acque necessita di manutenzione.

Si tratta di un’operazione indispensabile per garantire il corretto funzionamento del dispositivo nel corso del tempo e, di conseguenza, per assicurare la salubrità dell’acqua che ne deriva. Può essere sia ordinaria, cioè da fare ogni tot mesi, oppure straordinaria, per esempio quando c’è da cambiare un pezzo non più funzionante. Si calcola che, se realizzata in maniera adeguata, la manutenzione può fare sì che un depuratore di questo tipo duri fino a 20 anni. Se non si effettua la manutenzione c’è il rischio di proliferazione batterica. Lo sporco si accumula sui filtri e essendo stato tolto il cloro dai filtri, si crea un ambiente ideale per la vita dei batteri.

La manutenzione ordinaria consiste nel cambio rigorosamente ogni 8/10 mesi del pre-filtro a carboni (a causa della probabile proliferazione batterica accumulata dai carboni nel medio e lungo periodo) e del filtro sedimenti (se presente). La manutenzione straordinaria riguarda gli interventi imprevisti o quelli di entità tale da richiedere l’impiego di attrezzature, ricambi e maestranze di non corrente impiego. Essa comprende anche gli interventi migliorativi, necessari per eliminare quelle condizioni critiche dell’impianto eliminando le quali è possibile ottenere un miglioramento dell’efficienza della depurazione delle acque.

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